LA TASSA DI CONCESSIONE GOVERNATIVA SUI CELLULARI NON E' DOVUTA

La tassa di concessione governativa sui telefoni cellulari con utenza in abbonamento è stata dichiarata illegittima da due sentenze della commissione tributaria regionale del Veneto dello scorso gennaio: ora gli utenti possono chiederne il rimborso.
Una prima sentenza in materia e' stata quella dalla commissione tributaria del Veneto, che ha considerato questa tassa impropria. Precisamente la commissione ha emesso due sentenze, le quali stabiliscono che gli enti locali non sono tenuti al pagamento della tassa, la cui imposizione risulta essere illegittima e deve rimanere a carico solo dei gestori del servizio e non del cliente che si abbona.
L’applicazione della tassa applicata sugli abbonamenti per l’accesso alla rete telefonica mobile di privati e aziende comporta il diritto alla richiesta di un rimborso per quanto sinora indebitamente speso negli ultimi 3 anni.
Di seguito viene riportata la sentenza emanata dal Tribunale sopraccitato in data 17 Gennaio 2011:
“… l’attività di chi detiene e si serve di un telefono portatile sulla base di un contratto con una società fornitrice di servizi di telefonia mobile sottoposta dalla legge ad alcun tipo di provvedimento amministrativo concessorio o autorizzativo,…non vi é più il presupposto per l’applicazione della tassa sulle concessioni governative, che quindi non é dovuta.”

La richiesta di rimborso, può permettere di recuperare complessivamente fino a 185,76 euro per i contratti privati, e ben 464,76 euro, mica bruscolini, per i contratti di abbonamento business.
Perche' gli utenti di telefonia cellulare titolari di un contratto di abbonamento continuano a pagare un balzello mensile di importo fisso, pari a 5,16 euro per i privati e 12,91 euro per le imprese?
Il Movimento Consumatori di Trapani si occupa delle relative richieste, se sei interessato contattaci per dirti come fare per la relativa richiesta di rimborso.